L’intervento ha ristrutturato completamente le opere di presa ed ha portato alla completa sostituzione della condotta, realizzata in parte in pead ed in parte in ghisa (a valle del mineralizzatore). In questo modo si è risolto completamente il problema delle perdite lungo la condotta ed è stato possibile garantire l’erogazione costante del servizio grazie ad una serie di dispositivi idraulici ed elettronici che garantiscono il carico idraulico ed il monitoraggio dei principali parametri dell’impianto, sia dal punto di vista idraulico (pressioni, portate nei punti singolari dell’impianto), sia dal punto di vista della qualità dell’acqua (temperatura, pH, ecc.…).
Per motivi economici, l’intervento è stato realizzato in due lotti esecutivi distinti, il primo dei quali ha interessato la zona delle sorgenti ed il primo tratto di condotta, mentre il secondo ha interessato la realizzazione dell’intero tracciato tra l’abitato di rumo e Revò.
In corrispondenza della vasca di disconnessione idraulica posta a valle, si è prevista la realizzazione di una turbina idroelettrica, al fine di sfruttare il notevole salto nominale esistente (pari a circa 210 m per una potenza massima erogata di circa 20 kW).
La condotta è stata sottoposta a prove di pressione idrostatica per garantire l’integrità di tubi giunti, raccordi ed organi meccanici. Le prove sono state eseguite per tronchi via via completati, della lunghezza ognuno di massimo 500 m in riferimento alla procedura di collaudo secondo la norma uni en 805.
La condotta è stata sottoposta a prove di pressione idrostatica per garantire l’integrità di tubi giunti, raccordi ed organi meccanici. Le prove sono state eseguite per tronchi via via completati, della lunghezza ognuno di massimo 500 m in riferimento alla procedura di collaudo secondo la norma uni en 805.
L’ubicazione del cantiere, che ha interessato le zone più intensamente trafficate del centro, ha comportato una certa complessità ed articolazione delle lavorazioni che hanno dovuto fare i conti con tutta una serie di attività interferenti (fiere, attività, manifestazioni, ecc…). Tali problematiche sono state affrontate già in sede di progettazione delle opere, con la previsione di sottocantieri distribuiti spazialmente in funzione del periodo dell’anno. Inoltre, la previsione in sede progettuale della viabilità alternativa ha consentito di portare a buon fine le lavorazioni contenendo al minimo i disturbi alla popolazione ed alle attività locali.