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ChiudiLe piste ciclabili devono avere dimensioni adeguate per la circolazione degli utenti in sicurezza, pur se inserite in ambiti molto diversi. Inoltre è necessario tenere conto dell’eterogeneità dell’utenza ciclabile, anche in funzione dell’esplosione del fenomeno e-bike.
Negli anni abbiamo recuperato numerosi nodi viari, anche tra i vecchi tracciati storici ormai dismessi da ANAS (in Trentino le storiche strade delle gole del Limarò e dello Schener, il sentiero Ponale ecc.) e ci siamo occupati della progettazione e della realizzazione di numerosi tratti di collegamento in ambito sia urbano che extraurbano.
In ambiente urbano si muovono pedoni, bici e automezzi: per questo risulta fondamentale lo studio delle interferenze tra i veicoli, i ciclisti e i pedoni. Dopo aver analizzato i pattern di movimento, proponiamo soluzioni innovative a salvaguardia della sicurezza pedonale, in modo da garantire l’identificazione dei tracciati ciclabili in affiancamento alla viabilità ordinaria. Tra i nostri interventi in questo ambito, abbiamo eseguito numerosi lavori di collegamento ciclopedonale nel Comune di Riva del Garda (TN).
Quando progettiamo una pista ciclabile In ambiente montano, poniamo particolare attenzione alla mitigazione dell’impatto delle opere sul contesto naturale.
I nostri progetti prediligono l’utilizzo di opere di ingegneria naturalistica, in conformità con i criteri minimi ambientali richiesti: le piste ciclabili che progettiamo si inseriscono in maniera armoniosa nel contesto ambientale circostante. Il progetto della pista ciclabile della Val di Non (TN) è uno dei casi in cui abbiamo messo al primo posto l’integrazione con l'ambiente naturale circostante.
Nel caso del recupero di viabilità dismessa, puntiamo al ripristino delle strutture esistenti garantendo allo stesso tempo adeguati livelli di sicurezza: assicuriamo la transitabilità dei percorsi ciclopedonali e la protezione da fenomeni naturali quali la caduta massi e le colate detritiche.
In questo ambito, tra i nostri progetti di rilievo vi sono il recupero del vecchio tracciato della S.S. 237 lungo le forre del fiume Sarca in località Limarò; i lavori il torrente Cismon in località Schener, e la messa in sicurezza il “sentiero Ponale” nell’Alto Garda Trentino.
Rilievi strumentali con strumentazione di campagna, droni, laser scanner
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