Lavori di consolidamento sulla via ferrata “dei Colodri”
Lavori di consolidamento di un masso di ingente volume posto all’uscita in cresta della via ferrata “dei Colodri” e di alcuni ammassi rocciosi posti a sud della via ferrata.
Comune di Arco (TN)
Arco (TN)
2010 – 2014
€ 142.000,00
Gestione del rischio
Servizi svolti
Progetto
Coordinamento della sicurezza in fase di progetto e in fase esecutiva
Direzione lavori
Contabilità
Obiettivi del progetto
Il servizio si divide nella progettazione di due interventi: il primo riguarda l’urgente messa in sicurezza di una placca rocciosa instabile mentre il secondo si concentra su varie situazioni critiche riscontrate sullo stesso versante del monte Colodri durante l’esecuzione del primo intervento.
Il primo progetto prevede quindi la posa di tiranti in acciaio al fine di consolidare un concio roccioso pericolante, mentre il secondo si concentra sulla messa in sicurezza di una serie di ammassi rocciosi in precario stato di equilibrio, posti nei pressi della sommità della parete.
In ambito di progetto si è dovuto tener conto della sfida rappresentata dalla gestione della sicurezza del luogo in questione, ma anche dei sentieri e delle pareti limitrofe, abitualmente frequentati da escursionisti, scalatori e turisti.
Risultati del progetto
Nel primo intervento, scartata la possibilità di effettuare una demolizione controllata vista la presenza di abitazioni nella parte bassa della parete, è consistito nell’infissione di 12 tiranti in acciaio: questa soluzione ha garantito un incremento della resistenza al taglio della superficie di discontinuità lungo cui il concio era delimitato dalla parete ed una “cucitura” della massa instabile al versante, determinata dalla tesatura dei tiranti, grazie anche alla tessitura massiccia e non fratturata del blocco. Per poter eseguire le perforazioni per la posa dei tiranti in barra, è stato necessario realizzare un’imbragatura mediante funi posizionate attorno al concio ed ancorate alle pareti sane della compagine rocciosa, per evitare che le vibrazioni indotte dall’attività di perforazione provocassero il collasso delle masse instabili.
Il secondo intervento è stato necessario in seguito al ritrovamento di ulteriori ammassi rocciosi instabili, che incombevano sulle abitazioni sottostanti.
In seguito alle simulazioni di caduta, si ha optato per rivestire i settori settentrionale e meridionale con pannelli in rete fune, ai quali è stata associata una rete metallica a doppia torsione per il contenimento degli elementi di ridotta entità. Sono stati infine predisposti ulteriori consolidamenti alla base dei conci per mezzo di contrafforti di fondazione ancorati in roccia.
Lavori realizzati
Realizzazione Vallo Tomo Arco
Sistemazione di versanti
Messa in sicurezza del versante orientale del Monte Brione, in località Linfano (1° lotto)